Pensiero di giovedì 24 marzo 2005

Per comprendere la vera dimensione della comunione si è …

24/03/2005

Per comprendere la vera dimensione della comunione si è obbligati a risalire molto lontano nel tempo, fino a Melchisedek che per primo aveva portato il pane e il vino ad Abramo. Ora, per molti cristiani, la consacrazione del pane e del vino fatta dal prete rappresenta soltanto la commemorazione di un avvenimento che si produsse un giorno, duemila anni fa, a Gerusalemme. Dopo aver dato loro il pane e il vino, è vero che Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate questo in memoria di me». Ma conservarne soltanto il ricordo è poca cosa, e quel ricordo non dispensa dall’approfondire lo straordinario significato simbolico che Gesù ha dato a quell’atto. Perché non ha creato un altro rito? Avrebbe potuto farlo, ma ha ripetuto ciò che Melchisedek aveva fatto prima di lui. Questo rivela non soltanto l’importanza che egli dava ai due simboli del pane e del vino, ma anche la volontà di sottolineare l’importanza della sua appartenenza al lignaggio, all’ordine di Melchisedek.